Il GIS come sistema informativo per la gestione dei dati di scavo di complessi monumentali d’epoca storica

  • S. Laurenza
Parole chiave: unità stratigrafiche (US/USM), record archeologico, database, sistemi CAD, GIS, visualizzazione 3D, analisi intrasito

Abstract

A parte pochi casi eccezionali, il record archeologico in tutto il mondo è troppo frammentario per restituire una visione diretta di vite e paesaggi passati. Il contesto è di solito perso ed è compito di specialisti «incollare i frammenti del passato». Per contrastare queste costrizioni naturali ogni generazione di archeologi ha sfruttato al meglio i consigli e i significati del recupero, della documentazione e delle analisi dei diversi assemblaggi di dati, dalle mappe geografiche alla definizione subatomica di oggetti e tessuti organici. Le ultime generazioni sono tutte interessate alla scienza informatica, con una capacità crescente di combinare grossi archivi di dati in singole immagini. La ricostruzione è resa possibile dai cosiddetti “processi stocastici”, combinando insieme numerose operazioni, modellando i frammenti sparsi in immagini di realtà perse. Così la registrazione, l’organizzazione e la visualizzazione dei dati nei computer ci ha dato la possibilità di sviluppare livelli di analisi più alti e più complessi, paragonabili sempre più a quelli di altre branche della scienza che studiano le realtà viventi. I Sistemi Informativi Geografici (GIS) attualmente ci sembrano essere lo strumento principale disponibile capace di ricostruire la vita quotidiana di popolazioni umane durante le loro fluttuazioni storiche, combinando insieme dati ed informazioni da mappe, ricognizioni e scavi.  Il lavoro che qui presentiamo fa parte del Progetto MURST-COFIN 1998 diretto dal Prof. A. Carandini, dell’Università di Roma La Sapienza. Scopo principale del progetto è lo sviluppo di un sistema informatizzato in grado di aiutare gli archeologi nell’organizzazione dei dati di scavo e di supportare le Unità Stratigrafiche (US) con il numero maggiore di informazioni. Il sistema è sostanzialmente modulare, basato su un modulo database contenente tutte le tabelle riguardanti le US ed i materiali rinvenuti nel corso dello scavo e su un altro che comprende invece gli oggetti grafici delle US e degli strati scavati. Entrambi i moduli sono gestiti da un motore GIS che permette all’utente finale, con delle queries, di poter ottenere direttamente piante di fase diacroniche e analisi intra-sito. Il modulo finale è costituito da un sistema di visualizzazione, interrogazione ed analisi delle Unità Stratigrafiche (US) e delle Unità Stratigrafiche Murarie (USM) direttamente in 3D, riuscendo così a visualizzare realmente l’evoluzione di un’unità abitativa o di un intero contesto scavato.

Pubblicato
2002-08-31