Landscape archaeology e modelli 3D nuove metafore dello spazio, illusioni ottiche e tranelli matematici
Abstract
Il contributo esplora l’uso in archeologia dei modelli tridimensionali soffermandosi in particolare sull’applicazione di alcuni specifici algoritmi in due differenti contesti: l’area di Cuma, la più antica colonia greca in Occidente, ed il castello di al-Wu’aira a Petra, ‘chiave’ strategica della valle di Petra in Transgiordania. Si tratta di due casi di studio in cui diversi sono i dati di partenza e le metodologie impiegate per le ricostruzioni 3D. Il lavoro indaga le modalità di acquisizione dei dati e lo sviluppo dei modelli 3D con una attenzione sui risultati raggiunti e sulle forme di validazione delle elaborazioni finora realizzate. Le esperienze hanno dimostrato che nella realizzazione dei modelli 3D devono essere considerati molteplici fattori, tra cui i modi di acquisizione dei punti e gli algoritmi di interpolazione. Il contributo considera infine come né l’ampiezza, né la regolarità delle quote fornisca una maggiore accuratezza al modello, che dipende fortemente dall’algoritmo prescelto e dalla complessità della superficie da ricostruire.
The paper explores the use of 3d models in archaeology in particular the application of specific algorithms in two different case-studies: cuma, the most ancient greek colony in western, and the castle of al-wu’aira, the strategic key of petra valley in transjordan. The two cases differ for initial data and the methodology used for 3d reconstruction. The paper investigates the way of data gathering and the development of 3d models with a specific attention on achieved results and on the method used to validate them. The experience demonstrated that in the construction of 3d model several factors should be considered, among other distribution points and interpolation algorithms. Finally the paper considers how neither the mesh width, nor the regularity of points alone can assure a greater accuracy to the model. This depends strongly on the selected algorithm and on the complexity of the surface being reconstructed.
