Finestre multimediali su mondi medievali

  • Patrizia Licini
Parole chiave: spazio medievale, finestra, sistema multimediale per Windows, mappa mundi T-O, processo culturale dinamico, segni grafici, Christianitas, codici benedettini latini, mappe anglo-sassoni, tecnologie GIS, struttura multilivello della conoscenza

Abstract

Sullo schermo appare una mappa mundi tradizionale dai brillanti colori orientata ad est. Paesi e popoli si espandono o si ritraggono non appena la loro storia culturale si svolge attraverso la traiettoria di mappe e raffigurazioni cartografiche, simulando un processo dinamico basato su dati georeferenziati. Si può scorrere il testo di un commentario in pergamena per evidenziare cambiamenti epocali importanti nella Christianitas d’Occidente e d’Oriente, grazie ad una griglia di lettura formattata a ‘T in O’ che sistematicamente organizza liste di toponimi e manifestazioni intellettuali di un’area, o di un periodo storico particolari. Un’infinità d’informazioni culturali d’arte, scienza, filologia, storia potrebbero funzionare come un sistema medievale multimediale a finestre a discesa con tutte le sue potenzialità, ora a disposizione attraverso la tecnologia informatica. La selezione mirata di più beni geo-culturali d’ambientazione medievale simula un aspetto ‘digitale’ del mondo medievale occidentale a strati come visto dall’esterno, secondo quanto ci ricorda Cicerone nel Somnium Scipionis, con l’opzione di espandere, rimpicciolire e scrutare la Terra così da vicino, da riuscire ad entrare dentro una lettera T maiuscola miniata. Il modello dinamico della mappa mundi T-O si riforma in modo sempre uguale dai codici benedettini in latino e dalle mappe di Higden e del Salterio di tradizione anglo-sassone, dalle finestre a cuspide veneziana dell’abbazia di Praglia, o dalla finestra capovolta della chiesa di Clusone. Come un motore di ricerca che guida, questo formato prestabilito a ‘T in O’ della Terra del passato consente a chi guarda un ingrandimento per osservare da vicino la descriptio e la figuratio di mondi medievali, attraverso il contrasto semiotico tra spazi colorati contrapposti a spazi lasciati in bianco e forme geografiche organizzate in celle basate su valori d’area. Simile ad un Sistema Informativo Geografico per Windows l’assetto cartografico e l’organizzazione dei dati enciclopedici sulla mappa mundi corrisponde sorprendentemente al modo di raccogliere dati multimediali per l’analisi o l’archiviazione con tecnologie raster-GIS, basate su piccole celle contenenti informazioni provenienti da dati satellitari. Ogni cella, quadrata o tonda, rappresenta sulla mappa mundi un appezzamento significativo del mondo reale nel Medio Evo. La raffigurazione cartografica d’epoca non fornisce solo un’interpretazione geografica di base sulla Terra osservata nel passato, ma offre anche un supporto visibile ad un accurato diagramma della struttura della conoscenza a più livelli di stratificazione, sovrapposti sul display visibile della pergamena a livelli d’ingrandimento via via sempre maggiori. Pertanto, applicando al campo della conservazione e della tutela del patrimonio storico, ambientale e artistico, un procedimento per immagini cartografiche che simuli quello tecnologico dell’informazione dinamica georeferenziata, si può forse capire il processo dinamico attraverso il quale lo spazio culturale medievale è stato progressivamente costruito, fino a raggiungere il nostro tempo.

 

The computer screen opens with a traditional T-O mappa mundi in brilliant colours with the East at the top. Countries and peoples expand or contract as cultural history unfolds and becomes a dynamic process. You can scroll through a running written commentary pointing out important changes in Eastern and Western Christianitas, thanks to a T-O grid format systematically plotting lists of place-names and intellectual expressions of a particular area or time. A wealth of cultural information about art, science, philology, history would run on a window-based multimedia Medieval system in all its stunning details, now made available through state-of-the-art technology. Selecting from a list of Medieval original geographical documents brings you a full-colour digital view of the ancient globe from above, as Cicero’s Somnium Scipionis reminds us, with options to pan, zoom-in or zoom-out and overview the Earth as close as a capital letter. The dynamic model of the T-O mappa mundi reshapes itself from Benedictine Latin codices to the Anglo-Saxon Higden and Psalter Maps, from the Venetian pointed-arch windows of Praglia Abbey to the upside-down window of Clusone church. Like a search engine to guide you, this set T-O format of the Earth in the past does allow viewers to zoom in for a closer look at the descriptio and figuratio of old worlds, through the meaningful semiotic contrast of blank versus full-colour spaces and geographical shapes in form of area cells. Similar to Geographic Information Systems running on Windows, the cartographic arrangement and organisation of encyclopaedic data on the Medieval world map surprisingly correspond with the equivalent way of collecting multimedia data for processing or storage in raster-GIS technologies based on small areas of information cells using satellite data. Each cell represents either a square or circle parcel of the real world in the Middle Ages. The mappa mundi not only gives a geographical basic interpretation of the observed Earth in the past, but also a visible support to an accurate diagram of the multi-layered structure of knowledge superimposed on the visual display of the parchment scroll at zoom-out levels. Discover the dynamic mapping of the Medieval world in the conservation, or enhancement of the historic built environment and heritage, combined with dynamic information technology.

Pubblicato
2002-08-31