Elaborazione di cartografia tematica tramite GIS per la conoscenza e la valorizzazione di una risorsa ambientale. I ghiacciai alpini

  • C. D'Agata
  • G. Diolaiuti
  • C. Smiraglia
Parole chiave: GIS, Ghiacciai alpini, GPS, variazioni ambientali

Abstract

I ghiacciai, in quanto sistemi sensibili alle variazioni climatiche, sono attendibili ed efficaci indicatori delle modifiche ambientali passate
ed in atto. L’elaborazione dei dati riguardanti la loro evoluzione nel tempo può essere oggi effettuata attraverso l’utilizzo di diverse moderne metodologie, fra le quali vi sono i GIS, strumenti che analizzano il
territorio inteso come sistema dinamico. Come esempio di questa possibilità di applicazione è stato costruito un Sistema Informativo Territoriale relativo ad un’area campione delle Alpi; in particolare è stato realizzato un database (relazionale e georeferenziato) con dati relativi ad alcuni ghiacciai alpini ed alle zone limitrofe, anche con riferimento alle conseguenze che le variazioni ambientali in tale area possono avere sulla frequentazione antropica. Le variazioni di massa ed estensione dei ghiacciai, infatti, hanno provocato profonde modificazioni nelle aree montane, rendendole di volta in volta disponibili alla presenza umana (nei periodi di regresso delle lingue, quando vaste aree lasciate libere dai ghiacci si rendevano disponibili) o privando le popolazioni locali di prati e pascoli (a seguito dell’improvviso avanzare delle fronti glaciali). Parallelamente al problema della fruizione delle aree di alta montagna, le variazioni glaciali hanno comportato in tempi recenti l’accentuarsi del rischio; infatti, le aree deglaciate sono maggiormente sottoposte a processi di degradazione dei versanti (crioclastismo, termoclastismo, geliflusso, trasporto e deposito di materiale incoerente, fenomeni valanghivi, ecc…) che, se non censiti e identificati, possono rappresentare un grave pericolo per le popolazioni locali ed i turisti. Inoltre, va sottolineato che i ghiacciai rappresentano una risorsa ambientale in continua evoluzione, assimilabile a «acqua dolce in scatola», ovvero rappresentano importanti e delicate risorse idriche (a scopo irriguo ed idroelettrico) da gestire con attenzione nell’ottica di uno sviluppo sostenibile qualitativo e non solo quantitativo.
Lo studio di alcuni ghiacciai alpini particolarmente significativi per dimensioni, tipologia ed esposizione, con la ricostruzione delle loro variazioni storiche plurisecolari, della loro volumetria, estensione e spessore, viene effettuato da diversi anni dagli autori del presente contributo, sia con metodologie di terreno (misure frontali, bilanci di massa, rilievi geofisici e topografici) che di laboratorio (confronti cartografici e iconografici, elaborazione di modelli fisici e matematici). Si dispone quindi di una serie di dati georeferenziati e di estensione temporale a volte secolare, che ben si prestano all’applicazione di metodologie GIS per la loro gestione, per la formulazione di cartografia tematica e per l’allestimento di modelli evolutivi previsionali sul futuro di queste risorse. In conseguenza dell’elaborazione tramite GIS dei dati rilevati sugli apparati campione (ad esempio Ghiacciaio della Sforzellina nel Gruppo dell’Ortles Cevedale, Ghiacciaio del Belvedere nel Gruppo del Rosa e Ghiacciaio dell’Adamello) georeferenziati attraverso l’ausilio di metodologia GPS sono stati calcolati dei DEMs. Il confronto fra DEMs ha permesso di ottenere il bilancio di massa a diversi intervalli di tempo degli apparati studiati, di calcolare variazioni areali e volumetriche e di mappare con precisione le aree proglaciali modificatesi in tempi recenti e maggiormente sottoposte a dissesti e quindi potenzialmente pericolose per i frequentatori.

 

Glaciers are reliable and efficient indicators of past and current environmental changes as systems that are sensitive to climatic fluctuations. The processing of data on their evolution over time can now be carried out through the use of various modern methods such as GIS, an instrument that analyzes the territory as a dynamic system. As an example of this type of application, a Geographic Information System was established for a sample area in the Alps. More specifically, a (relational and georeferenced) database was created with data  on several Alpine glaciers and the surrounding areas, and also with reference to the consequences that environmental changes can have on man’s use of such areas. In fact, variations in glacier mass and extension have brought about strong changes in the mountain areas, making them available to the presence of man time and again (during the periods of glacier tongue retreat when vast areas left free by the glaciers became available) or depriving the local populations of meadows and pasture land (following sudden advances of glacier fronts). Together with the problem of the utilization of highmountain areas, these glacier fluctuations have accentuated risks in recent times. In fact, deglaciated areas are more affected by slope degradation processes (e.g. cryoclastism, thermal weathering, gelifluction, transport and deposition of incoherent material, landslide phenomena, etc.). If they are not inventoried and identified, they can represent serious hazards for local populations and tourists. In addition, it should be emphasized that glaciers represent a constantly changing environmental resource, something like «packed fresh water», that is, they represent essential and delicate water resources (for irrigation or hydroelectric purposes) to be managed carefully, within the logic of Sustainable Development in terms of quality and not quantity only.
For several years, we have been studying several Alpine glaciers that are particularly significant in terms of their dimensions, typology and exposure, together with a re-constructive model of the historical variations over the course of centuries, their volume, extension and thickness. This research includes fieldwork (measurements of fronts, mass balances, geophysical and topographic surveying) and laboratory work (map and iconographic comparisons, preparation of physical and mathematical models). Therefore, there is now a set of georeferenced data with time intervals that sometimes span over a century. These data are well suited to the application of GIS methodologies for the purposes of data management, the preparation of thematic maps and to set up models of their evolution
to forecast the future of these resources. Several DEMs were compiled as a result of the GIS processing of the data on the sample glaciers, which were georeferenced by means of GPS methodology (for example Sforzellina Glacier in the Ortles Cevedale Group, Belvedere Glacier in the Mt. Rosa Group and Adamello Glacier). The comparison of the DEMs made it possible to obtain the mass balances in various times intervals for the glaciers examined, to compute the variations in area and volume and accurate mapping of the proglacial areas that have undergone changes recently, are most subject to instability and arethus potential hazards for visitors.

Pubblicato
2002-08-31