Legittimazione politica e trasmissione di saperi. Le Antichità d’Ercolano in Europa

  • Aniello D'Iorio
Parole chiave: Carlo di Borbone, Stamperia reale, Rarità, Diplomazia, Europa, Royal Printing House, Rareness, Diplomacy, Europe

Abstract

La fondazione della Stamperia Reale oltre che strumento per la costruzione dell’immagine di Carlo di Borbone fu anche un veicolo di cultura e struttura a servizio dell’amministrazione, soprattutto con la gestione di Bernardo Tanucci. Le Antichità d’Ercolano furono l’impegno iniziale più rilevante dell’officina; la loro rarità, insieme alle novità dei contenuti le resero preziose. L’invio in Europa di quelle opere costituì parte dell’attività diplomatica con il coinvolgimento attivo di ambasciatori e consoli, terminali di un percorso organizzato da Napoli nei minimi dettagli e senza risparmio di costi, con l’obiettivo di contribuire alla formazione dei rapporti politici del regno di Napoli. Quelle pubblicazioni giunsero, mediante la legazione diplomatica in Polonia, a tutti i regnanti del centro Europa, arrivando fino in Svezia; Spagna e Portogallo furono destinazioni privilegiate per evidenti motivi di carattere familiare, e non mancò la presentazione ai reali inglesi. Allo stesso modo nella penisola furono gratificati Santa Sede, regno di Sardegna, ducati dell’Italia centro settentrionale. Obiettivo più squisitamente culturale ebbe il dono delle Antichità a istituzioni e università italiane e straniere e a personaggi rilevanti, soprattutto della cultura fiorentina. I commenti dei destinatari regnanti, pur apparendo ovviamente formali, evidenziano l’attenzione allo sforzo archeologico in atto; più partecipato appare il ringraziamento di istituzioni e personaggi di spicco della Repubblica delle Lettere, segno non solo di comunità culturale, ma, soprattutto, di compiacimento per il legame instaurato.

 

The Royal Printing House, as well as a mean to build up Carlo di Borbone’s public image, was also a vehicle of culture and a structure at the service of the Administration, most of all under the management of Bernardo Tanucci. The Antichità d’Ercolano were the most relevant initial commitment for the printing house; their rareness together with the novelty of their contents made them precious. The sending of these works to Europe was a great part of the diplomatic activity thanks to the involvement of ambassadors and consuls, recipient of a path accurately organised by Naples without cost savings, with the aim of contributing to the building of political relationships in the kingdom of Naples. Thanks to the diplomatic legation in Poland,those publications arrived to all the monarchs in Central Europe, until Sweden; Spain and Portugal were privileged destinations for obvious reasons of familiar character. The English Royal Family received them too. In our country the Holy See, the reign of Sardinia, the dukedoms of Central Italy were mainly privileged. The Antichità d’Ercolano were donated to institutions, Italian and foreign universities and some relevant people, most of all of Florentine culture. The comments of the addressee monarchs, even if appare formal, show the attention to the archeological effort done; institutions and representatives of the “Repubblica delle Lettere” gave special and heartfelt thanks, showing a deep complacency for the bond established.

Pubblicato
2021-12-31