Cartografi italiani, cartografi immaginari e altro. In ricordo di Massimo Quaini
Abstract
Nel presente lavoro si da conto, attraverso un breve carteggio tra l’autore e Massimo Quaini, dell’idea di realizzare un dizionario dei cartografi immaginari. Questa ipotesi di lavoro nasceva quale sottoprodotto di un progetto di ricerca di interesse nazionale dal titolo “Dizionario Storico dei Cartografi Italiani” (DiSCI) cui parteciparono molti geografi, storici, architetti ed epistemologi di varie università Italiane. Tale ipotesi di lavoro nacque e si sviluppò nel corso degli incontri tra i vari gruppi di ricerca finalizzati alla formalizzazione di una scheda modello per la redazione delle biografie dei cartografi. Il progetto di letteratura fantastica, denominato DiCI (Dizionario dei Cartografi Inventati), per varie vicissitudini, e soprattutto per gli impegni accademici degli autori, non ebbe seguito e furono scritte solo tre biografie modello, qui presentate in appendice al presente lavoro, cui si pensava anche di affiancare mappe appositamente disegnate. Il lavoro vuole anche rendere omaggio ad uno dei massimi geografi e storici italiani degli ultimi cinquanta anni, Massimo Quaini.
In this work we reconstruct through a short correspondence between the author and Massimo Quaini, the idea of creating a dictionary of imaginary cartographers. This hypothesis was born as a by -product of a research project of national interest entitled “Dizionario Storico dei Cartografi Italiani” (Historical Dictionary of Italian Cartographers) in which were involved many geographers, historians, architects and epistemologists from various Italian universities. The idea developed during the meetings of various research groups aimed at identifying a model for the structure of biographies. The fantastic literature project for various vicissitudes, and above all for the academic commitments of the authors, had not followed and only three model biographies were written, here presented in an Appendix, which were also thought to be supported by maps specifically designed. The work also wants to pay homage to one of the outstanding Italian geographers and historians of the last fifty years, Massimo Quaini.

