Dallo scavo al territorio: un GIS per la gestione integrata del patrimonio archeologico dell’area di Sesto Fiorentino

  • Michele De Silva
  • Giovanna Pizziolo
  • L. Sarti
Parole chiave: GIS, patrimonio archeologico, pianificazione territoriale, Sesto Fiorentino (Firenze)

Abstract

Il GIS archeologico dell’area sestese nasce da una collaborazione tra le Università di Firenze e di Siena, la Soprintendenza ai Beni Archeologici e il Comune di Sesto Fiorentino, allo scopo di conciliare le esigenze della ricerca con quelle di pianificazione del territorio e tutela del patrimonio archeologico da parte delle amministrazioni locali. Prospezioni e scavi archeologici avviati al 1982 hanno prodotto una ingente quantità di dati relativi alla frequentazione della zona fin dal mesolitico. A queste si aggiungono le numerose testimonianze ricavate dagli archivi della Soprintendenza. L’organizzazione e la standardizzazione dei dati pregressi costituisce una fase fondamentale del presente lavoro. La costruzione del GIS si articola a scala territoriale attraverso la localizzazione dei siti archeologici, delle aree di scavo e dei sondaggi esplorativi, mentre alla scala del singolo scavo sono rappresentati i reperti, le strutture e quanto altro emerso nel corso dell’indagine. Il database riguardante i materiali e le altre informazioni di corredo sono strutturati in modo relazionale affinché le due scale risultino integrate. Ciò consente di effettuare analisi e interrogazioni indifferentemente sia alla scala del singolo scavo, riguardo a distribuzioni territoriali, rendendo possibili formulazioni di ipotesi relative agli scenari del passato.

 

The setting up of an archaeological gis in the Sesto Fiorentino area is the result of a collaboration between universities of siena and firenze, the superintendence of archaeological heritage, and the Sesto Fiorentino town, with the aim of integrating the needs of research activities with urban planning and conservation and evaluation of the archaeological heritage managed by the local authorities. Surveys, soundings and archaeological excavations which begun in 1982 produced a vast amount of data pertaining to an occupation of the area since the mesolithic period. Furthermore, a large bulk of information derives from the superintendence archives. A fundamental phase of this project consists in the organisation and standardisation of the data collected in the past. The GIS is built up using both a more general landscape scale by means of positioning archaeological sites, excavation areas and preliminary soundings and a specific excavation scale whereby artefacts, structures types, and other features are exposed during the investigation. The databases related to archaeological evidence and objects are structured in a relational way with the aim of integrating both scales. This structure enables to indiscriminately analyse and query the excavation scale and the archaeological landscape distribution level concerning the formulation of hypothetical scenarios of the past.

Pubblicato
2002-08-31