Carte e cartografi sull’appennino Ligure-emiliano. La strada di Cento Croci nei progetti Di Matteo e Panfilio Vinzoni e di Pierre-Paul De Cotte

  • Carlo A. Gemignani
Parole chiave: Storia della “rivoluzione stradale”, cartografia storica, patrimonio rurale

Abstract

Nella seconda metà del XVIII secolo il Ducato di Parma e la Repubblica di Genova si accordano per costruire una strada carreggiabile che, attraverso il passo di Cento Croci sull’Appennino, avrebbe messo in comunicazione il mar Ligure con l’Adriatico attraverso il Po. Il progetto non viene portato a termine che alla fine XIX secolo ma impegna lungamente gli ingegneri-cartografi dei due Stati, lasciandoci numerose opere cartografiche che sono oggi interessanti fonti per lo studio del paesaggio e delle trasformazioni legate alla settecentesca “rivoluzione stradale”. In questo breve contributo voglio soffermarmi in particolare sui lavori di Matteo e Panfilio Vinzoni e Pier-Paul De Cotte, figure chiave per la storia dellacartografia e della “cultura territoriale” tra Liguria ed Emilia.

 

In the second half of the eighteenth century the Duchy of Parma and the Republic of Genoa agree to build a carriageway that, through the pass of Cento Croci on the Apennines, would connect the Ligurian Sea to the Adriatic through the Po river. The project is carried out only at the end of the nineteenth century, but committed for a long time the engineers-cartographers of the two States, leaving us a large number of cartographic works: today interesting sources for the landscape studies related to the transformations to the eighteenth-century “road revolution”. In this short article I want to focus in particular on the works of Matteo and Panfilio Vinzoni and Pier-Paul De Cotte, key-figures in the history of cartography and for the local history, between Liguria and Emilia.

Pubblicato
2016-08-31