Il «Gran cerchio de l’Alpi»: concetto geopolitico e morfologia fisica da Mazzini a Battisti

  • Michele Castelnovi

Abstract

Nella lingua italiana ottocentesca, spesso si fa riferimento alle Alpi come a un «Gran Cerchio» (o semicerchio), come un confine naturale a protezione di una unità politica che i patrioti risorgimentali consideravano inevitabile (spesso appaiato al concetto analogo di «Mare Nostrum»). Personaggi influenti, tra cui Mazzini, teorizzavano che sia le Alpi, sia il Mare fossero stati collocati a difesa dell’Italia da parte di una «Divina Provvidenza»: concetto contestato da alcuni altri, tra cui Carlo Cattaneo. In alcuni scritti, Cesare Battisti appare più vicino all’approccio concreto di Cattaneo, in altri scritti invece egli appare influenzato maggiormente dalle teorie mazziniane.

 

In the Nineteenth-century Italian language, many authors were used to call the Alps «Great Circle» (or semicircle), as a natural border, like a protection for a political unity that patriots considered as inevitable (often coupled to the concept analogous of «Mare Nostrum»: i. e. «The Our Sea»). Influential authors, as Mazzini, theorized that the Alps and the Sea had been created by God’s Providence to defend Italy; nevertheless, this concept was contested by some authors, among which Carlo Cattaneo. In some essays, Cesare Battisti appears near to the Cattaneo’s approach, while in other essays he appears more influenced by Mazzini’s theories.

Pubblicato
2018-09-30