La cartografia come strumento di consenso politico: dalla Venezia Giulia (1920) di Cesare Battisti al Friuli di Lea D'Orlandi (1924)

  • Tommaso Mazzoli
Parole chiave: Cesare Battisti, Venezia Giulia, D’Orlandi, Cartografia, Confine naturale, Cartography, Natural boundary

Abstract

Nel 1920 esce per l’Istituto Geografico De Agostini La Venezia Giulia opera postuma di Cesare Battisti in cui emerge fin dalle prime pagine la posizione assunta da Battisti sulla questione del “confine naturale” dell’Italia segnato dall’arco delle Alpi Giulie. La questione delle terre irredente e dei confini è un argomento centrale per i geografi italiani di inizio 900: le pubblicazioni degli allievi di Giovanni Marinelli sembrano avvalorare le posizioni politiche che si stanno delineando nel primo dopoguerra. Un esempio lo si può rintracciare nell’almanacco scolastico Il Friuli pubblicato nel 1924 da Lea D’Orlandi, cugina di Olinto Marinelli. Il volume, pur essendo un sussidiario per i ragazzi delle scuole elementari, include un interessante apparato cartografico in cui si rintracciano le posizioni di Battisti e degli altri geografi friulani riproponendo il tema dei confini naturali, dell’autonomia friulana e dell’integrazione del Friuli nella Venezia Giulia.

 

In 1920, La Venezia Giulia, a posthumous work by Cesare Battisti was published by the De Agostini Geographic Institute. The position taken by Battisti on the question of the “natural border” of Italy marked by the arch of the Julian Alps emerges from the first pages of his work. The issue of unredeemed lands and Italian borders is a central theme for Italian geographers at the beginning of the 20th century: the publications of Giovanni Marinelli’s students seem to confirm the political positions that are emerging in the first post-war period. An example can be found in the scholastic book Il Friuli published in 1924 by Lea D’Orlandi. The volume, despite being a book for elementary schools, includes an interesting cartographic apparatus in which the positions of Battisti and other Friulian geographers are traced again, discussing the theme of natural boundaries, Friulian autonomy and the integration of Friuli in Venezia Giulia.

Pubblicato
2019-12-31